Impianto antincendio a secco. Cos’è e quando si usa?

Un impianto antincendio a secco è un sistema di spegnimento automatico, parte della categoria degli impianti a sprinkler, progettato per proteggere ambienti in cui le temperature possono scendere sotto lo zero. La caratteristica principale di questo impianto è che le tubazioni non contengono acqua in condizioni normali, ma sono riempite con aria o azoto pressurizzato. L’acqua viene immessa solo quando il sistema rileva un aumento della temperatura e viene attivato.

Come funziona un impianto antincendio a secco?

In un impianto antincendio a secco, le tubazioni sono collegate a una valvola a secco, che separa la rete di tubazioni, riempita con aria pressurizzata, dall’alimentazione dell’acqua. Quando un incendio causa l’apertura di uno sprinkler, la pressione dell’aria nella tubazione cala. Quando la pressione scende sotto un certo livello, la valvola si apre, consentendo all’acqua di entrare nel sistema e raggiungere lo sprinkler aperto.

La tempistica di rilascio dell’acqua in un impianto a secco è leggermente più lenta rispetto ai sistemi ad acqua a causa del tempo necessario per evacuare l’aria prima dell’arrivo dell’acqua. Tuttavia, questi impianti sono studiati per proteggere efficacemente gli edifici in cui l’uso di un impianto ad acqua non sarebbe praticabile a causa del rischio di congelamento delle tubazioni.

Quando si utilizza un impianto antincendio a secco?

L’impianto antincendio a secco è utilizzato principalmente in ambienti in cui le temperature possono scendere sotto lo zero, come:

  • Garage e parcheggi non riscaldati: In molti edifici, i parcheggi sotterranei o esterni non sono riscaldati e possono subire temperature estremamente basse durante l’inverno. Un impianto ad acqua potrebbe ghiacciarsi e rendere inefficace l’intervento antincendio.
  • Magazzini refrigerati o celle frigorifere: Questi ambienti sono progettati per mantenere temperature molto basse, rendendo inadatto l’uso di acqua nei sistemi antincendio per il rischio di congelamento.
  • Edifici non riscaldati o parzialmente riscaldati: Capannoni, magazzini industriali e altri edifici che non prevedono un riscaldamento costante possono trarre vantaggio dall’utilizzo di un impianto a secco.

Vantaggi e svantaggi

Vantaggi:

  • Protezione dal congelamento: L’assenza di acqua nelle tubazioni evita il rischio di congelamento in ambienti freddi.
  • Riduzione dei danni da acqua: Questo sistema riduce il rischio di danni da acqua dovuti a malfunzionamenti.

Svantaggi:

  • Maggiore complessità: Rispetto agli impianti ad acqua, gli impianti a secco sono più complessi da installare e mantenere.
  • Ritardo nell’erogazione dell’acqua: C’è un leggero ritardo nella risposta del sistema, poiché l’aria deve essere evacuata dalle tubazioni prima che l’acqua raggiunga gli sprinkler.

Manutenzione

L’impianto antincendio a secco richiede una manutenzione regolare per assicurarsi che la pressione dell’aria nelle tubazioni sia adeguata e che la valvola a secco funzioni correttamente. Le normative, come il DM 10 marzo 1998 e il DM 1 settembre 2021, specificano i requisiti di manutenzione periodica per garantire l’efficienza del sistema nel tempo.

Conclusioni

L’impianto antincendio a secco rappresenta una soluzione ideale per la protezione di ambienti esposti a basse temperature, dove i sistemi tradizionali ad acqua non sono adatti. Seppur con costi e complessità maggiori, questi impianti garantiscono una protezione efficace contro il rischio di incendio in situazioni dove altre tecnologie risulterebbero inefficaci.

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